La caratteristica del nostro Seminario è data dalla regionalità: la ricchezza delle diverse esperienze vissute, la fede e la fecondità delle nostre comunità di origine, fanno del Seminario Regionale un bel mosaico, dove immagini e colori definiscono la ricchezza di un popolo che ha una storia e una tradizione radicata negli albori della Chiesa nascente, e costellata dal profumo dei tanti santi martiri, che hanno dato la vita per il Vangelo e per l’edificazione del Regno di Dio.
Il rettore
don Riccardo Pinna

Novità dalla Comunità del PSRS

Novembre 13, 2025È con grande gioia che il nostro Seminario desidera accogliere la notizia della proclamazione a “Venerabile” di Mons. Angelo Angioni, sacerdote della diocesi di Ozieri e missionario in Brasile, avvenuta il 24 ottobre 2025 per disposizione di Papa Leone XIV. Mons. Angelo Angioni nacque il 14 gennaio 1915 a Bortigali (Nu). All’età di due anni la famiglia si trasferì a Ozieri dove trascorse l’infanzia in un contesto di profonda fede. Nel 1926 entrò nel Seminario minore diocesano di Ozieri; nel 1930 iniziò il cammino nel Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) e in seguito, a causa di problemi di salute, fece ritorno in Sardegna e proseguì gli studi nel Pontificio Seminario Regionale Sardo. Fù alunno del Seminario Regionale a Cuglieri e seguì gli anni formativi dove ricevette la tonsura, gli ordini minori, il suddiaconato e il diaconato.  Il 31 luglio del 1938 fu ordinato sacerdote per la diocesi di Ozieri nella Cappella del Seminario Regionale di Cuglieri.  Dopo l’ordinazione presbiterale, Mons. Angioni si dedicò per circa dieci anni al ministero come vice-parroco della Parrocchia di S. Lucia in Ozieri e parroco di S. Giacomo a Ittireddu, in seguito fu parroco della Parrocchia S. Michele Arcangelo di Bono dal 1943 al 1949. Nel 1949 fu nominato Rettore del Seminario diocesano di Ozieri: in questo ruolo promosse la formazione sacerdotale e maturò l’idea di una comunità oblata dedita alla missione, sia popolare sia ad extra. Nell’Anno Santo del 1950 avvenne un passo decisivo: su invito del vescovo, Mons. Angelo Angioni partecipò a un incontro a Roma con l’obiettivo di individuare una diocesi dove andare a svolgere un’esperienza missionaria. Gli fu indicata la diocesi di São José do Rio Preto (Stato di San Paolo, Brasile). Nel novembre 1951 partì come sacerdote “fidei donum” per il Brasile, assumendo dapprima l’incarico di cooperatore e poi di parroco nella parrocchia di São João Batista a Rio Preto. Nella sua missione si distinse non solo per l’impegno pastorale, ma anche per la promozione sociale, educativa e formativa. Fondò l’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria che vide il fiorire di una partecipazione di tanti sacerdoti, diaconi, religiose e laici, dedicandosi alla costruzione di chiese, cappelle, case parrocchiali, scuole e residenze per religiose e anziani. Visse la povertà evangelica, possedendo solo l’indispensabile, e mostrò una forte adesione all’adorazione eucaristica, alla preghiera e al servizio agli ultimi.  Morì il 15 settembre 2008 a José Bonifácio (Brasile).    Con la pubblicazione del decreto sulla “venerabilità” del 24 ottobre 2025, la Chiesa riconosce che Mons. Angioni ha vissuto in modo eroico le virtù cristiane della fede, speranza e carità. La proclamazione a Venerabile di Mons. Angelo Angioni è motivo di grande gioia per la Chiesa in Sardegna e per il nostro Seminario. Egli è testimone di come la formazione ricevuta, la radice nella propria terra, non impedisca ma favorisca un’apertura alla missione universale. La sua vita ci insegna che la santità è possibile in ogni condizione: nel ministero ordinario, nella consacrazione, nel vivere la povertà, la preghiera, l’annuncio del Vangelo. La sua memoria ci incoraggia a crescere nella fedeltà alla vocazione, nella missione, nella carità e nella disponibilità al progetto di Dio.   di Sem. Giovanni Bianchina. [...]
Novembre 13, 2025Nella giornata di martedì 4 novembre, la comunità del Pontificio Seminario Regionale Sardo ha celebrato la solennità liturgica di San Carlo Borromeo, co-patrono del Seminario e modello esemplare di pastore secondo il cuore di Cristo. Durante le lodi mattutine, è stata proposta la figura del santo come guida per ogni seminarista nel proprio cammino di discernimento. San Carlo, uomo profondamente radicato nella preghiera, seppe coniugare fin da giovane una vita interiore intensa con un instancabile servizio pastorale. Il suo invito a «tenere chiuso il focolare del proprio cuore» rimane un richiamo sempre attuale a custodire il rapporto personale con Cristo come fonte di autenticità e di fecondità apostolica. Nella celebrazione eucaristica pomeridiana, presieduta da padre Carlo Manunza, gesuita della comunità di Cagliari, il sacerdote ha messo in luce la grande eredità lasciata da San Carlo Borromeo, che con lungimiranza promosse l’istituzione dei seminari come luoghi di formazione integrale dei futuri sacerdoti. Egli seppe leggere le esigenze della Chiesa del suo tempo, riconoscendo la necessità di sacerdoti moralmente saldi e ben preparati intellettualmente, rispondendo con spirito profetico i bisogni della Chiesa universale. San Carlo comprese infatti che la santità del popolo di Dio nasce da ministri ben formati, radicati nella Parola e sostenuti da una profonda vita spirituale. La giornata si è conclusa in un clima di fraternità e condivisione, con una cena comunitaria alla quale hanno preso parte anche alcuni seminaristi dell’esperienza propedeutica. La festa di San Carlo è stata così un’occasione per rinnovare la gratitudine verso un santo che continua a ispirare la vita del Seminario, ricordando a ciascuno che solo un cuore acceso dal fuoco dell’amore di Cristo può illuminare e servire con fedeltà la Chiesa.   di Sem. Mariano Carzedda. [...]
Novembre 7, 2025Con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta da Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, il 1 ottobre 2025 è stato inaugurato l’anno formativo 2025/2026 del Pontificio Seminario Regionale Sardo. Rientrato dalla Terra Santa, l’Arcivescovo ha voluto condividere con la comunità seminaristica l’esperienza di fede e di Chiesa vissuta nei luoghi del Vangelo e ha invitato i seminaristi a vivere una «sequela radicata», capace di trasformare la vita e di generare la gioia del Risorto. Durante la celebrazione, Nicolas Arba, originario di San Vito, è stato ammesso tra i candidati agli Ordini Sacri, condividendo la gioia di questo passo insieme alla propria comunità. Ha confidato che le parole dell’Arcivescovo – incentrate sulla «disposizione a una sequela senza condizioni, radicata nel cuore» e con gioia – lo aiutino a riscoprire sempre come la vocazione tocchi la radice più intima della persona e si irradi poi in ogni dimensione dell’esistenza. La giornata si è conclusa con un momento fraterno, segno di comunione e di rinnovato slancio nel cammino formativo dei futuri sacerdoti della Chiesa sarda. di Segreteria PSRS. [...]
Ottobre 2, 2025Nei giorni compresi tra lunedì 22 e venerdì 26 settembre, la nostra Comunità seminaristica ha vissuto, presso il Centro Pastorale Diocesano “Piergiorgio Frassati” di Alghero (Montagnese), l’esperienza degli Esercizi Spirituali, momento centrale dell’anno formativo. A guidarci è stato Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Mauro Maria Morfino, Vescovo di Alghero-Bosa che, attraverso la profonda passione per la Parola, ci ha introdotti nella tematica del discepolato. Gli Esercizi Spirituali rappresentano per seminaristi ed educatori un’occasione preziosa di ascolto della Parola, di preghiera silenziosa e di discernimento, permettendo a ciascuno di rileggere la propria esperienza alla luce del Vangelo. Il tempo degli Esercizi si rivela non solo un’intensa esperienza comunitaria, ma di Chiesa, perché aiuta a porre Cristo al centro della vita; essi sono una sorgente da cui attingere durante tutto il corso dell’anno seminaristico, per «crescere nella “co-rispondenza” alla grazia» definita «sovrabbondanza dell’Amore», al Signore e nella gioia del discepolato, dello «stare con Cristo», «conoscerlo intimamente» e scegliere come Cristo, «ordinando tutte le cose che ci ha dato – anche noi stessi – verso di Lui», imparando a «dare credito al Signore». di sem. Daniele Scattu e Segreteria PSRS. [...]
Luglio 10, 2025Dal 23 al 26 giugno 2025, la nostra comunità ha partecipato al Giubileo dei Seminaristi, un cammino breve nei giorni, ma profondo nei contenuti. Il programma del pellegrinaggio ha previsto diversi momenti: un concerto del M° Mons. Marco Frisina nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, la visita a Santa Maria Maggiore alla tomba di Papa Francesco, la celebrazione della Messa con il Cardinale Angelo Becciu nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale e, infine, la Messa con il Cardinale Prefetto del Dicastero per il Clero Mons. Lazzaro You Sik a San Pietro. Il momento centrale del nostro viaggio è stato senza dubbio l’udienza con Papa Leone nella Basilica di San Pietro. Il Papa si è rivolto ai quattromila seminaristi presenti con un discorso denso di gratitudine e speranza, forte e pieno di attesa per il cammino dei giovani seminaristi. Ha ringraziato i presenti per la loro scelta e per il coraggio di seguire la vocazione in un tempo che non è facile: «Bisogna essere coraggiosi e non avere paura!» Il messaggio del Papa ha ruotato attorno al “cuore umano”, inteso come centro della persona e luogo dell’incontro e del dialogo con Dio. Il seminario, ha spiegato, dev’essere una scuola degli affetti, un posto dove imparare ad amare come ha amato Gesù. Questo significa fare un lavoro su sé stessi, imparare ad ascoltare, pregare, stare in silenzio e riconoscere le proprie ferite senza vergogna, perché è proprio da lì che può nascere la vera compassione verso gli altri: «Come Cristo ha amato con cuore di uomo, voi siete chiamati ad amare con il Cuore di Cristo!». Il Pontefice ha poi invitato i seminaristi a non vivere in modo superficiale, ma a mettere insieme i “pezzi” della vita – anche le crisi e i dubbi – per capire cosa Dio sta dicendo attraverso di essi. E proprio per questo una delle nostre grandi responsabilità è quella di essere grati, autentici e gioiosi: «In questo impegno, qual è il vostro compito? È quello di non giocare mai al ribasso, di non accontentarvi, di non essere solo ricettori passivi, ma appassionarvi alla vita sacerdotale, vivendo il presente e guardando al futuro con cuore profetico». Ci auguriamo che quelle del Pontefice non rimangano in noi solo parole, ma siano principio attivo di una vita veramente autentica e vissuta sempre nel rapporto con Dio. Come, infatti, ci ha ricordato Papa Leone la vocazione non è un titolo da portare, ma un dono da vivere giorno per giorno, con umanità e passione: «Siate ponti e non ostacoli all’incontro con Cristo». Immagine di copertina: edit personale del file: https://photo.vaticanmedia.va/it/05Uscita1275-2140/4666766-0131924062025.html; originale posseduto da © Copyright 2025 Archivio Fotografico del Dicastero per la Comunicazione. di sem. Alberto Caocci e Segreteria PSRS. [...]

Centenario

La fondazione e i primi anni

Il Pontificio Seminario Regionale Sardo, intitolato al Sacro Cuore di Gesù, nasce a Cuglieri (OR), nella Diocesi di Bosa, nel 1927. In seguito a un desiderio emerso durante il Concilio Plenario Sardo del 1924, il Papa Pio XI con la Costituzione Apostolica Nostrarum partem del 5 agosto 1927, decretò la fondazione di un unico Seminario Maggiore con annessa la Facoltà di Teologia. Il Seminario e la Facoltà furono affidati alla direzione dei Padri della Compagnia di Gesù (Gesuiti), ponendoli sotto il controllo diretto della Santa Sede tramite la Congregazione dei Seminari.