Coro “Su Seminariu”


“SU SEMINARIU”

Durante il mese di Novembre alcuni dei nostri seminaristi hanno avuto l’intuizione di far nascere all’interno della comunità del Seminario Regionale Sardo, un nuovo gruppo di interesse con l’intento di riproporre quelle diverse realtà nate dagli anni ’50 in Sardegna, ovvero i Cori Sardi. Incoraggiati dal Rettore e dall’Equipe educativa, con entusiasmo, i seminaristi interessati e desiderosi di vivere questa esperienza hanno formato il coro “Su Seminariu”.

Questo Coro nasce durante quest’anno nel quale il Seminario Regionale celebra i 90 anni della sua Istituzione. I seminaristi che ne fanno parte hanno voluto rispondere ad una delle categorie tipiche del Progetto di Formazione del Seminario: fedeltà al territorio, radicando in esso la propria esperienza cristiana e poi presbiterale, facendolo abitare nella propria mente e nel proprio cuore. E’ indubbio che il canto sardo esprime una cultura radicata nel tempo, nella storia del nostro popolo e nella sua religiosità. Anche i seminaristi, innamorati della propria terra, della propria cultura, della propria tradizione che esprime da secoli anche la fede cristiana, hanno desiderato coltivare uno dei linguaggi espressivi della comunicazione della storia in Sardegna: il canto sardo, in particolare quello di matrice Nuorese e Logudorese. I seminaristi, presenti in questo nuovo coro, provengono da diverse zone della nostra Isola, dunque, una delle difficoltà è quella di riuscire a conciliare i differenti stili dialettici di ogni componente; si è quindi scelto di seguire la linea dei cori di scuola Nuorese, come ad esempio il coro Su Nugoresu, il coro Barbagia e altri cori simili.

Uno dei brani più caratteristici e importanti per la scelta vocazionale dei seminaristi sardi è, senza ombra di dubbio, Adios Nùgoro Amada, il cui testo venne scritto dal Can. Antonio Giuseppe Solinas che, nel lontano 1893, lasciava la sua amata città di Nuoro a bordo di un treno che lo avrebbe condotto a Sassari, dove avrebbe iniziato gli studi di Teologia. Con questo canto ogni seminarista tiene vivo il ricordo del proprio paese di origine, seppur le condizioni e i tempi di viaggio oggi siano molto migliorate rispetto agli ultimi anni dell’800.

“Canta no timas canta ca juche cosas bellas in su coro” cantava il padre del folklore Tonino Puddu, direttore del coro Su Nugoresu, nel brano intitolato Sas cosas bellas de su coro. Infatti in alcuni versi l’autore incoraggia ognuno di noi a cantare perché col canto vengono scacciati i cattivi pensieri per fare spazio all’allegria e alle cose belle che riempiono il cuore. Rincuorati da quei bellissimi versi vogliamo augurarci un futuro fruttuoso scandito dal servizio all’ interno del nostro Pontificio Seminario Regionale.

Il Coro appena nato è gestito completamente dai seminaristi che hanno scelto di farne parte e con grande responsabilità e costante impegno si preparano a condividere i frutti delle loro prove in alcuni momenti significativi di festa nella vita della Comunità del Seminario.

Coro, Su Seminariu”