64° Convegno missionario nazionale dei seminaristi


Fraternità e Missione: questo il tema del 64° Convegno Missionario Nazionale dei Seminaristi svoltosi dal 21 al 23 Aprile 2021. Anche il gruppo Gamis del nostro Seminario Regionale ha partecipato attivamente alla tre giorni di fraternità e dialogo offerta dalla Fondazione Missio. Quest’anno, per ovvi motivi, tutti i partecipanti si sono ritrovati online in una cornice molto particolare, quasi di famiglia. Infatti, dopo aver presentato il tema del convegno, Don Valerio Bersano, segretario nazionale Missio consacrati, ha spostato da subito l’attenzione verso i partecipanti, oltre 280, collegati da tutta Italia, salutando singolarmente tutti i seminari con i loro responsabili e formatori. Durante i saluti è intervenuto il presidente Gamis del nostro seminario, Federico Bandinu, spiegando che, durante quest’anno, abbiamo sperimentato che si può essere missionari anche durante un periodo di chiusura o di quarantena, nelle relazioni quotidiane e nel compito che ad ognuno viene chiesto. Concludendo, Federico ha salutato Padre Ilario Bianchi, missionario che ha visitato la nostra comunità poche settimane fa, e ha ricordato Padre Gerardo Caglioni, venuto a mancare un anno fa, poco tempo dopo la visita del nostro seminario.

Centrale è stata la presenza del presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Gualtiero Bassetti, che ha guidato la riflessione al secondo giorno di convegno. “Dobbiamo parlare di Missione, certo! – ha spiegato – ma di missione con la M maiuscola, con missionari in carne ed ossa disposti a vivere fraternamente.” Ha invitato, inoltre, a non dare per scontato il binomio Fraternità-Missione. Esso necessita di “un lungo e lento percorso di maturazione, una realtà che bisogna incessantemente costruire”. Ma questo processo di costruzione deve avvenire oggi, primariamente nella formazione e nella crescita dei futuri presbiteri. In conclusione, il Card. Bassetti, ha esortato tutti i seminaristi italiani a vivere oggi, nelle proprie realtà ordinarie, la grande esperienza della fraternità, la quale non deve essere ritenuta un’astrazione ma “una realtà che si costruisce fattivamente, mattone su mattone, e faticosamente attraverso una decisa assunzione di responsabilità”. Durante il terzo ed ultimo giorno di convegno è intervenuto padre Giuseppe Buffon, francescano minore, decano della Pontificia Università Antonianum di Roma. Egli è sceso in profondità sul tema Fraternità e Missionarietà, collegando l’esperienza di San Francesco d’Assisi con la realtà che oggi viviamo. Come il Santo di Assisi, capace di dialogare con il sultano d’Egitto, anche noi dobbiamo essere capaci di attraversare le tensioni dei popoli e di farci promotori di pace, vera espressione di testimonianza del Vangelo di Cristo.

Al termine del convegno, il bilancio è più che positivo, spiega don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio, descrivendo questi tre giorni “una grande ricchezza comune della Chiesa”. L’invito rimane quello di vivere il binomio Fraternità-Missione, andando oltre il semplice slogan, sperimentando questa sfida nello stile dei discepoli di Gesù. Infine i responsabili di Missio consacrati hanno ringraziato i seminari per la calorosa partecipazione, annunciando il prossimo Convegno Nazionale, che si terrà dal 27 al 30 aprile 2022, con la speranza di viverlo insieme, in presenza, ospiti della Diocesi di Bergamo.

 

Giuseppe Demontis, Sem.