Nella giornata del 9 novembre, la nostra comunità ha vissuto un momento di profonda fecondità per la vita della Chiesa, il Conferimento dei Ministeri del Lettorato e dell'Accolitato, opportunità di condividere l’esperienza di una Chiesa, raccolta attorno ai Candidati agli Ordini, e autenticamente capace di festa e fraternità e gioia.
La solenne liturgia, officiata presso la Cappella del Seminario, è stata presieduta da S.E.R. Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano e Vescovo di Ales-Terralba, e concelebrata da Sua Em.za Rev.ma il Card. Arrigo Miglio, Amministratore Apostolico di Iglesias, e S.E.R. Mons. Mosè Marcia, Vescovo emerito di Nuoro, affiancati dai sacerdoti dell'Equipe formativa e da vari presbiteri provenienti da tutta l’Isola.
Tra gli alunni del nostro Seminario, Alessio Pilloni è stato istituito lettore; hanno affrontato il passo dell'accolitato i seminaristi Marco Cannas e Matteo Murru (Diocesi di Iglesias), Francesco Romano (Diocesi di Lanusei) e Giovanni Sanna (Diocesi di Nuoro).
Il Vescovo, riprendendo le letture della Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, ha esortato gli istituendi a «essere come pietre vive», contribuendo alla costruzione del tempio di Dio e creando spazi sacri per chiunque desideri avvicinarsi al Signore e intraprendere un cammino di fede.
Ha sottolineato poi come il ruolo del lettore vada oltre la semplice lettura dei testi: è una tappa nel cammino formativo verso il presbiterato, che invita a lasciarsi «trasformare dalla Parola, che agisce come un fuoco vivo nelle vostre vite e opera come ferro incandescente», e come questa non sia solo oggetto di studio, ma fuoco che evangelizza prima di tutto chi la annuncia. E ancora, quanto la Parola non sia un mestiere, ma una chiamata a lasciarsi trasformare da essa, permettendo alla fiamma del Vangelo di accendere il cuore e lo spirito.
Ha ricordato che lettori e accoliti sono chiamati non solo a onorare il proprio ministero attraverso la cura degli aspetti liturgico-celebrativi, ma anche a diventare segni viventi di coloro che, scelti dal Signore, desiderano lasciarsi "bruciare" dalla Parola di Dio e dallo zelo per la sua casa.
L’Arcivescovo ha poi invitato gli accoliti a tradurre, nel loro ministero, la bellezza, la sobrietà e la pulizia, come aiuto capace di comunicare ai divini misteri e al vivere il sacro. Citando le Fonti Francescane, ha ricordato l’importanza della cura di ogni oggetto destinato al sacrificio, e l’adorazione dovuta al Santissimo Sacramento, affidato alle mani degli accoliti e necessariamente custodito con discrezione e rispetto.
Esprimiamo i nostri più sentiti auguri ai fratelli che hanno ricevuto il ministero, formulando loro l’auspicio di un continuo cammino di crescita nell'Esperienza di Cristo e dello Spirito e nell'edificazione della Chiesa.
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di Segreteria P.S.R.S.