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“Cercasi tessitori di fraternità” sono queste le parole che echeggiano nella cappella del Seminario Regionale durante la Veglia Missionaria organizzata dal G.A.M.I.S., presieduta da don Carlo Rotondo e accompagnata dalla lettura del Libro profeta Isaia e dal Vangelo di Luca. Il momento di preghiera è stato introdotto dalla lettura delle parole del Papa rivolte a tutti i giovani per esortarli a non accontentarsi di una vita mediocre, sterile e vuota poiché non è questo che sono chiamati. Dopo un breve momento di silenzio, il sacerdote ha esposto il Santissimo Sacramento acclamato e adorato con la voce di tutta la comunità. Con la lettura del profeta Isaia e delle nostre intenzioni di preghiera, siamo entrati nel mezzo della veglia e tutto il seminario si è fatto carico della preghiera per tutta la Chiesa sparsa in ogni parte del mondo. Il canto “Vieni e seguimi” ha introdotto la lettura del Vangelo secondo Luca nel brano in cui il Signore insegna con la parabola del “Buon samaritano”. Nella riflessione che ha succeduto, Don Carlo ha ricordato che “l’esclamazione «Eccomi manda me!» Non è una proposta ma una risposta” alla chiamata che Dio, per sua libera iniziativa rivolge a ciascuno di noi. “Chiesa non ricerca sacerdoti che stracciano le reti – ha continuato don Carlo – che adorano le mura baroccheggianti, che hanno il cuore arido e rattrappito, ma che sanno stare con la gente, che sanno riassettare e aggiustare le reti che il ministero gli propone, che sanno essere, appunto, «tessitori di fraternità».
Antonio Porcaro, Sem.