“Com’è dolce che i fratelli vivano insieme”, attorno ad un solo Cuore!

Questo versetto preso dal salmo 103 può benissimo riassumere il significato di queste due giornate trascorse presso il Pontificio Seminario Regionale Sardo durante il secondo fine settimana di dicembre. In queste giornate infatti si è tenuta, come ogni anno, l’iniziativa “Un cuore solo attorno ad un solo cuore” che ha visto la partecipazione dei Seminari Minori di tutta la Sardegna e dei seminaristi del Seminario Regionale, senza dimenticarsi, naturalmente, di tutti quei seminaristi sardi fuorisede sparsi per tutta Italia per il completamento della loro formazione.

Dopo tanto impegno organizzativo, finalmente il pomeriggio di sabato 11 abbiamo potuto accogliere i nostri “fratelli minori”, insieme ai loro rettori e ad alcuni ragazzi impegnati in un cammino di discernimento vocazionale, con i quali abbiamo vissuto un piccolo momento conviviale, prima della celebrazione dei Primi Vespri solenni della III domenica di Avvento, presieduti da Don Paolo Carzedda, animatore per il primo biennio, che nell’omelia, soffermandosi sulla lettura breve, ha sottolineato il valore dell’unità tra noi seminaristi, chiamati a camminare insieme e a sostenerci lungo la strada alla sequela del Maestro, percorrendo al quale dobbiamo esercitarci ogni giorno a vivere in fraternità sapendo che se siamo qui è per puro Amore gratuito di un Padre che ci ha abbracciato e che desidera essere conosciuto attraverso i compagni di viaggio che ci ha messo accanto.

Dopo i Vespri si è tenuta, in aula magna, la presentazione del Seminario Regionale ai seminaristi dei Seminari Minori, grazie al lavoro svolto dal Gruppo di animazione di pastorale sociale e vocazionale, che si è inoltre presentato ufficialmente alla comunità del Seminario Sardo e che ha coadiuvato il lavoro del GAMIS e della Congregazione Mariana nella preparazione dell’evento. Successivamente abbiamo potuto vivere un ulteriore momento conviviale durante la cena a buffet, preparata dai seminaristi del Seminario Regionale, al termine della quale c’è stato un momento di animazione e di gioco che ha impegnato i seminaristi in un Cluedo vivente all’interno del Seminario. Non sono poi mancate canzoni e interviste al rettore e agli animatori e, naturalmente, la preghiera finale per darci la buonanotte.

Domenica mattina si è tenuta alle 9.00 la Santa Messa solenne, presieduta dal rettore Don Riccardo Pinna e concelebrata dai rettori dei Seminari diocesani. Durante l’omelia ci ha ricordato che la domanda non è “Cosa dobbiamo fare?”, come i discepoli del Battista chiedevano, ma “Cosa dobbiamo essere?” e cosa è il Seminario, ossia il luogo dell’Annuncio, dove Dio ha incontrato la nostra umanità, per fare con noi una storia sacra, per santificare la nostra vita, passando poi a parlare del cuore come luogo dell’incontro con Dio, capace di sperimentare la pace e la gioia che descrive il profeta Sofonia nella prima lettura della Liturgia, in questo incontro, poiché solo Cristo risponde alle attese più profonde del nostro cuore. Al termine della Santa Messa è stato recitato l’Atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria di tutti i seminaristi sardi, sia dei presenti che dei fuorisede impegnati in tutta Italia, che hanno potuto seguire le due giornate sul canale YouTube del seminario.

Subito dopo la Celebrazione ha preso il via il torneo di calcetto, che ha visto la partecipazione di tutti i seminaristi, chi in campo nel gioco e chi a bordocampo nel tifo e nella cronaca delle partite. Al termine si è anche tenuta una partita che ha visto impegnati in campo i rettori e gli animatori dei Seminari, segnando così la conclusione di una mattinata all’insegna della fraternità, della preghiera e del divertimento. Dopo il pranzo si sono tenute le premiazioni del torneo, durante le quali sono state premiate tutte le squadre, ma non sono mancati comunque premi e menzioni speciali a singoli giocatori e seminaristi per l’entusiasmo, la bravura e il fair play dimostrati in campo. A conclusione di questo fine settimana e a ricordo degli eventi è stata benedetta una pietra commemorativa dell’evento, per ricordarci che, anche se lontani, sparsi per la Sardegna e per la Penisola, rimaniamo sempre uniti, come “Un cuore solo attorno ad un solo Cuore”.

Tutta la comunità ringrazia di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. Un grande saluto e ricordo nella preghiera a tutti i seminaristi impegnati nella formazione fuori dal nostro territorio sardo. La gratitudine va soprattutto ai seminari minori, con i rettori e formatori, che grazie alla loro presenza e il loro entusiasmo hanno permesso di vivere queste due giornate con vero spirito di comunione e fraternità, espressione di una Chiesa viva, che vuole camminare insieme!

Al prossimo anno!

Gabriele Milia Mereu, sem.

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