Congregazione Mariana: visita a San Michele

Congregazione Mariana

Visita alla Chiesa di San Michele Arcangelo

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Nella serata del 17 gennaio 2018, la Congregazione Mariana del Pontificio Seminario Regionale Sardo ha vissuto una interessante ed arricchente serata guidata da Padre Enrico Deidda, presso la chiesa di San Michele Arcangelo, sita in Cagliari nel quartiere di Stampace. Padre Deidda, gesuita responsabile della formazione spirituale dei congregati mariani, con gioia e vivo interesse ha accompagnato i seminaristi in un percorso artistico, culturale e spirituale nei vari luoghi architettonici ed adibiti al culto della chiesa cinquecentesca.

Posta accanto all’attuale ospedale militare, la chiesa nasce come cappella dell’intero edificio adibito alla formazione dei novizi gesuiti ed è ancora oggi retta dai sacerdoti facenti parte della Compagnia di Gesù. Il monogramma Iesus Hominis Salvator è ripetuto ben 78 volte all’interno di tutto l’edificio che rispetta i caratteri propri degli impianti gesuitici: la pianta della chiesa è infatti ad aula unica così da sottolineare la centralità del Tabernacolo e dell’Altare visibile da ogni angolo, fondendo insieme croce latina e croce greca. La sacrestia e le altre aule sono impreziosite da particolari marmi, arredi lignei di grande pregio e tele raffiguranti racconti biblici e le vite dei Santi particolarmente cari al mondo gesuita.

Prima di pregare insieme il Santo Rosario contemplando i misteri gloriosi, Padre Deidda ha sottolineato un particolare percorso mariano rappresentato dagli affreschi che richiamano al mistero della vita umana colmata dalla grazia sull’esempio di Maria.

Il percorso inizia con l’Annunciazione, dipinta nella volta sopra l’ingresso principale, a ricordare la costante chiamata che il Signore fa a ciascuno, in particolar modo entrando nel luogo dove si rivive il mistero dell’Eucarestia. Prosegue rappresentando il mistero del Verbo che si fa carne, muore e risorge salvando l’umanità, redenta dal suo Sangue e termina con l’Incoronazione della Vergine da parte della Santissima Trinità. In particolare qui Gesù è rappresentato portante la croce, secondo la celebre visione di S. Ignazio nei pressi de La Storta.

Il monogramma di Maria è presente 8 volte all’interno dell’edificio sacro, in particolare sull’abside di alcune porte. “Maria – ha ricordato Padre Deidda – è infatti la porta, la via più sicura per arrivare al Figlio suo, Gesù”.

Portando nel cuore questa esperienza, le parole, i consigli e i sorrisi di Padre Enrico, i congregati hanno concluso la serata in fraternità e amicizia, impegnandosi a portare e testimoniare Cristo, nel mondo e nella quotidianità, avendo sempre come aiuto e modello la Madre Santissima, così da far riecheggiare le parole tanto care: “Ad Jesum per Mariam”!