“Gioia, Incontro, Testimonianza”, Convegno Regionale Vocazioni 2022

CONVEGNO REGIONALE VOCAZIONI

“Un meraviglioso poliedro - Vocazione e Umanità”

12-­‐13 NOVEMBRE 2022 - Gavoi (NU)

Dopo 10 anni dall’ultimo evento, presso i locali dell'hotel Taloro a Gavoi, dal sabato pomeriggio del 12 alla mattina del 13 novembre, si è svolto il Convegno Regionale Vocazioni promosso dall’Centro Regionale Vocazioni della Conferenza Episcopale Sarda. Il Convegno è realmente espressione del cammino sinodale e regionale che le nostre Chiese di Sardegna cercano di fare assieme. Il tema del Convegno ha ripreso come sottofondo la proposta del cammino annuale dell’Ufficio Nazionale Vocazioni della CEI, nel segno della riscoperta della propria vocazione come dono per la Chiesa e per tutti gli uomini, la chiamata a seguire il progetto di Dio Padre dando vita ad “un meraviglioso poliedro” di doni e carismi per tutta la Chiesa. Il Vescovo delegato per le vocazioni, Sua Ecc. Mons. Corrado Melis, ha aperto i lavori della due giorni con l'introduzione: “Il Convegno si fa preghiera". Il Vescovo di Ozieri ha sottolineato che non vi è vocazione che non sia indirizzata a un cuore umano e che una chiamata, al sacerdozio, al matrimonio o alla vita religiosa, abita il tempo, abita la nostra vita e il nostro oggi. Allo stesso tempo è comunque necessario riscoprire il tema vocazionale a partire da una rinnovata confessio fidei in un vivace dialogo per una rinnovata cultura delle vocazioni. Dopo l’introduzione, davanti a un uditorio formato da sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi, e dai vari responsabili vocazionali delle dieci diocesi della Sardegna, sono intervenuti i due ospiti del convegno, Don Alberto Ravagnani e Don Luigi Verdi.

Don Alberto, giovane sacerdote lombardo, volto oramai noto a tanti giovani, collaboratore delle Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Milano, dopo aver parlato della crisi di risposta alla vocazione, si è soffermato sulla relazione, proponendo una rilettura e una riflessione sulla parabola del giovane ricco. Don Alberto ha proposto di riscoprire una pedagogia relazionale e di conseguenza vocazionale, basata sulla domanda, sullo sguardo attento, sul desiderio d'amore, sul liberarsi dei pesi per avere e dare un SI libero, incarnato nell'epoca, attaccato a Dio e non piegato alle mode. Don Luigi invece ha voluto ribadire come nella vita e di conseguenza nella vocazione è fondamentale essere innamorati, abbandonando i propri idoletti e le proprie visioni per ascoltare la voce dello Spirito, in un processo di liberazione da sé e da ciò che gli altri possono pensare di noi: in sintesi riscoprire di essere amati e di essere unici e irripetibili, senza mai svendersi e farsi “comprare” dagli altri. Il sacerdote toscano ha poi concluso il suo intervento ricordando che una vera vocazione ama la propria fragilità, fissa gli occhi dell'interlocutore e vive il perdono del passato e di chi ti ha ferito. La fragilità diviene come un’occasione per sentirsi amati e voluti per un progetto più grande di ciò che possiamo pensare o immaginare. La prima giornata si è poi conclusa con un question time con i due relatori e una serata di animazione a cura dei seminaristi del Pontificio Seminario Regionale Sardo. Nella giornata conclusiva di domenica, dopo le lodi presiedute da Sua Ecc.  Mons.  Mauro Maria Morfino, Vescovo di  Alghero-­‐Bosa,  i  partecipanti  si  sono  suddivisi  in  11  tavoli sinodali coordinati dai seminaristi del sesto anno del Seminario Regionale. La messa di chiusura del Convegno, presieduta dal Vescovo di Nuoro e Lanusei Sua Ecc. Mons. Antonello Mura, ha concluso la due giorni di lavori. Mons. Mura ha incoraggiato a guardare in avanti, a non lasciarsi scoraggiare dalla paura del “non farcela”, ma di sentirsi sempre parte di un corpo, appartenendo ad una Chiesa che cammina insieme a noi e che ci chiede solo di vivere uniti e in comunione.

Il Convegno Regionale Vocazioni diviene così un appuntamento annuale nel quale siamo chiamati anzitutto a guardarci per ciò che siamo: figli di Dio amati e desiderati dal Padre. Tre le parole riassuntive che hanno dominato il convegno: “La gioia, l’Incontro, la testimonianza”. Il Convegno diviene un luogo di incontro, un vero e proprio meeting vocazionale, che ci permette annualmente di verificare il cammino delle nostre Chiese chiamate a sostenere la vocazione di ogni fedele battezzato. Vedere oltre duecento persone impegnate in questa ricerca e in questo lavoro, fa risplendere le nostre Chiese di speranza e di gratitudine perché dietro questo semplice Convegno vi sono volti, storie, persone che sperimentano la gioia della vita buona del Vangelo e di quel “centuplo” che il Signore promette a coloro che lo seguono. Il Convegno è uno dei frutti del cammino sinodale dei delegati degli uffici diocesani vocazioni e del Seminario Regionale che insieme al delegato della CES Mons. Melis, continuano a fare mediante un lavoro di programmazione e progettazione facendo rete, e mettendo insieme le energie a servizio della Chiesa e delle nostre comunità.

Centro Regionale Vocazioni

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Convegno Regionale Vocazioni 2022