«Eccomi!». È questa la semplice parola che per un seminarista sintetizza tutto un cammino di discernimento vocazionale durato alcuni anni di formazione. È questo l’assenso colmo di fiducia e decisione di coloro che si pongono a servizio della Chiesa. È questa l’esultante risposta di sette seminaristi che, sabato 19 Novembre, hanno ricevuto i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato nella Cappella del Pontificio Seminario Regionale Sardo.
La celebrazione liturgica presieduta da S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, ha raccolto in un unico luogo le varie espressioni di fede di una unica Chiesa Sarda, rappresentata anche da Mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales-Terralba, Mons. Corrado Melis, vescovo di Ozieri, e da Mons. Mosè Marcia, vescovo emerito di Nuoro.
L’abbondanza e la generosità di questi sette seminaristi che hanno desiderato porre le loro mani a servizio nella Vigna del Signore, è stata confortata dalle sapienti parole pronunciate in omelia: una calda rassicurazione sulla condizione umana, così fragile e bisognosa di aiuto ma così essenzialmente necessaria perché il Regno di Dio possa davvero essere annunciato al cuore degli uomini: “Se Lui ci ha scelti per essere inviati, per cosa dovremmo dire no? Dio è audace scegliendoci, anche noi possiamo essere audaci nel dire il nostro sì. Per questo la vera condizione per svolgere bene il nostro lavoro non è una capacità presunta, ma è la semplicità del dire grazie, del sentirsi poveri ma scelti, insufficienti ma amati, peccatori ma continuamente perdonati”.
Solo attraverso questa grande ma semplice consapevolezza è possibile essere sempre più umili e «inutili servitori». In questo modo i due lettori istituiti, Massimo Rizzo di Ozieri e Paolo Balzano di Lanusei, saranno “annunziatori di una parola eterna e abbracceranno tramite le loro parole lo stesso Verbo divino” (San Bernardo). Allo stesso modo Andrea Scanu (Ales-Terralba), Antonio Carta (Lanusei), Federico Bandinu (Nuoro), Andrea Usai (Sassari) e Riccardo Sanna (Tempio-Ampurias), i cinque nuovi accoliti per il servizio all’altare saranno i “Cristoferi”, coloro che porteranno Cristo agli ultimi, i prediletti dal Signore: poveri, ammalati ed emarginati. Loro più di ogni altro sono chiamati già da oggi a essere, non solo amministratori del Pane consacrato, ma uomini di Comunione.
Al Signore il continuo ringraziamento per la sua immancabile abbondanza di doni e carismi per la sua santa Chiesa.
Segreteria PSRS