Si è svolta giovedì 7 ottobre 2021, nella cappella del Pontificio Seminario Regionale Sardo, l’apertura del mese missionario dal tema “Testimoni e Profeti”. La preghiera del vespro con l’adorazione Eucaristica, animata dal G.A.M.I.S, è iniziata con la presentazione del segno, composto da una croce e delle catene spezzate. La croce per richiamare Cristo stesso, su cui si fonda il primo vero e semplice annunzio della Risurrezione, fulcro della Evangelizzazione. Le catene infrante rappresentano il segno della liberazione dell’uomo che permette finalmente di portare l’annunzio al mondo. Il momento di preghiera, con l’esposizione del Santissimo Sacramento, è stato presieduto da don Mario Cuscusa, nuovo assistente spirituale del Gamis. Per l’occasione è stata scelta la lettura proposta da Missio per l’Ottobre Missionario, lettura tratta dagli Atti degli Apostoli (4,15-21), in cui si racconta di quando il sinedrio voleva impedire a Pietro e Giovanni di parlare nel nome di Gesù. Il centro della riflessione si è articolata partendo dalla risposta dei due Apostoli, replicando: “Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”. Don Mario, durante l’omelia, in riferimento al brano degli Atti, ha sottolineato il valore del segno, spiegando che le nostre catene vengono spezzate proprio dalla risurrezione di Gesù Cristo. Inoltre, ha richiamato l’importanza della missione ribadendo che questa non riguarda solo i sacerdoti che partono in terre lontane ad evangelizzare, ma riguarda tutti i cristiani nella loro vita quotidiana.
In seguito è stato letto il messaggio scritto da Sua Santità Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2021. Il Santo Padre ha ricordato le difficoltà che vivevano i primi cristiani, esortando anche noi ad annunciare il Vangelo in ogni circostanza senza farci scoraggiare da situazioni difficili, come quella della pandemia: “non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore”. Ha ribadito come la Chiesa esiste proprio per la missione, per evangelizzare.
La giornata vissuta è stata ricca di significato, riuscendo a sensibilizzare tutta la comunità del Seminario alla missione cristiana e alla preghiera per coloro che svolgono questo fondamentale ministero.
Tore Caria e Marco Mannazzu, semm.