Conferimento dei ministeri del Lettorato e dell’Accolitato
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Sabato 18 novembre 2017 dodici seminaristi del Pontificio Seminario Regionale Sardo hanno ricevuto i ministeri del lettorato e dell’accolitato.
Hanno ricevuto il lettorato: Gianluca Piga ed Emanuele Mastino, dell’Arcidiocesi di Sassari; Antonello Angioni e Daniele Quartu, dell’Arcidiocesi di Oristano; Marco Saurra, della Diocesi di Alghero-Bosa; Pietro Moro, della Diocesi di Nuoro; Andrea Martis, della Diocesi di Ales–Terralba e Francesco Mannu, della Diocesi di Iglesias.
Hanno ricevuto l’accolitato: Fabio Nieddu, dell’Arcidiocesi di Sassari; Alejandro Garcia, Emanuele Lecca ed Enrico Porcedda, dell’Arcidiocesi di Oristano.
La celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Mons. Corrado Melis, Vescovo di Ozieri, alla presenza delle famiglie degli istituendi, dell’Equipe formativa del Seminario Maggiore, degli educatori di alcuni Seminari Minori della Sardegna, dei sacerdoti di provenienza, dei parroci delle parrocchie in cui i seminaristi svolgono il loro servizio pastorale nel fine settimana e di altri sacerdoti amici.
Significative sono state le parole rivolte da Mons. Melis ai presenti durante l’omelia, prendendo spunto dalle letture del giorno ma soprattutto da una frase del Vangelo di Luca sulla quale si è soffermato anche la sera prima dei Ministeri col gruppo degli istituendi in un breve momento di riflessione: “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, sarà disonesto anche nel molto” (Lc 16, 10).
“I ministeri che oggi vi vengono conferiti sono tappe che vi sostengono a non perdere mai di vista la méta: la chiamata all’Ordinazione presbiterale. Mai vi capiti di perdere l’ardore del cuore per arrivare. Si tratta di guardare al domani per motivare meglio l’oggi. Un sacerdote dipende non poco dagli anni della formazione seminaristica e il Seminario si caratterizza come un tempo breve in cui si è chiamati a crescere umanamente e spiritualmente. Domani sarà difficile o addirittura impossibile recuperare quello che oggi, volutamente, è stato tralasciato o disatteso” ecco perché la necessità di “essere fedeli agli impegni presi”, curando in particolare uno stile di vita permeato dal silenzio, che “diventa contemplazione, che ci fa entrare nel silenzio di Dio e così arrivare al punto dove nasce la Parola” e di preghiera che nasce “unicamente in conseguenza della capacità di essere obbedienti ed umili”.
In seguito alla celebrazione Eucaristica, i sacerdoti, i familiari e gli amici presenti hanno avuto modo di continuare i festeggiamenti nei locali del Refettorio e dell’Aula Magna allestiti dai seminaristi per un momento di convivialità.
La comunità del Seminario ringrazia il Signore per il dono del lettorato e dell’accolitato fatto a questi suoi dodici seminaristi: sono ministeri laicali con i quali la Chiesa pone nelle mani di alcuni fedeli quanto Essa ha di più prezioso, la Parola di Dio e l’Eucarestia, affinché si diffondano e fruttifichino nel popolo santo di Dio i Suoi doni, ma che nel caso dei seminaristi assumono una connotazione del tutto particolare in vista del diaconato e del presbiterato a servizio della Chiesa Sarda la quale, come affermato da Mons. Melis “ama essere sempre più ministeriale per rivelare e servire il mistero del Cristo nella sua pienezza. Ma anche una Chiesa che risponde alle sfide di oggi, grazie ad esperienze nuove e antiche di ministerialità vissute con convinzione e passione”.