Il padrone del mondo è un romanzo di Robert Hugh Benson, un sacerdote anglicano nato nel 1871 che, dopo una sofferta conversione nel 1903, fu accolto nella Chiesa Cattolica, nella quale fu ordinato sacerdote l'anno successivo.
Definito da Papa Francesco un romanzo capace di aver "visto quello spirito della mondanità che ci porta all'apostasia" nel contesto della condanna del "pensiero unico" che discende dalle lusinghe della mondanità, Il padrone del mondo racconta un futuro globalizzato e tecnologico e l'ascesa al potere di un grande filantropo, fautore della pace, che realizza un ideale che annulla le differenze e predica la tolleranza universale. Tutto è ammesso da questo grande democratico, tranne la Chiesa, che deve invece essere annientata.
Lo stesso Benson introduce il romanzo affermando che «questo libro produrrà senz'altro sensazioni di sconforto e sarà [...] oggetto di ogni tipo di critica; ma mi è sembrato che il mezzo migliore per esprimere valori e principi che mi stanno a cuore e che io credo veri e infallibili fosse quello di tradurli in avvenimenti che possano commuovere». La sfida proposta al lettore, in un mondo che ripropone con grande attualità il problema della fede, la quale sembra non rispondere a nessuna esigenza reale o come un ostacolo da superare, è di capire chi sia il vero Signore del mondo.
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