Riprendere il cammino sotto lo sguardo di Maria


“Di Bonaria celeste Regina, salve, o Madre, che il cielo ci diè’”.

Queste sono le note parole iniziali dell’inno alla Madonna di Bonaria che tutta la Sardegna ben conosce e canta riconoscente alla sua Patrona massima. Ai piedi del suo altare, nella splendida basilica eretta in suo onore davanti a quel mare dal quale prodigiosamente arrivò, la Congregazione mariana si è riunita mercoledì 27 settembre, nella memoria di San Vincenzo de Paoli.

I congregati hanno così voluto iniziare il nuovo anno, come già facevano negli anni passati. Ai piedi della Madonna, la Regina del Cielo, la Madre dei sacerdoti, è stata presentata ogni preghiera, ogni proposito, ogni ansia, ogni gioia, ogni attesa, ogni speranza, ogni angoscia. Tutto è stato posto nel suo cuore di Madre perché possa giungere al Cuore del Figlio.

Alle ore 17 la Santa Messa presieduta da don Antonio, Rettore del Pontificio Seminario Regionale Sardo e nuovo animatore della Congregazione. Aiutati dalla liturgia e dall’ambiente mercedario che ha ospitato il ritiro, si è voluto riflettere sul tema della liberazione e della libertà. Da qui è nato l’augurio di don Antonio ai congregati: vivere sempre liberi da ogni forma di egoismo e da ogni forma di tentazione di individualismo. Maria deve essere per i congregati modello di libertà perché attraverso il suo esempio la vita di ogni congregato e la vita di ogni uomo possa davvero essere lontana da ogni costrizione per essere vissuta nella piena libertà così come il Signore ha voluto per ciascuno.

Una celebrazione molto semplice e familiare, ma ricca di sentimenti, soprattutto di gratitudine: grati innanzitutto per quanto fatto negli anni passati e in anticipo per quanto si farà nel futuro; grati per tutti coloro che negli anni si sono spesi per la Congregazione con instancabile dedizione e amore; grati per il nuovo animatore di riferimento al quale si vuole augurare ogni bene per una sinergica e fattiva collaborazione da vivere nell’amicizia e nella carità, e con gratitudine e riconoscenza anche e soprattutto alla Santa Vergine; grati per l’assistente spirituale, padre Enrico Deidda, che anche quest’anno seguirà il percorso e la crescita spirituale del gruppo.

Con tali sentimenti di gratitudine, dopo la Santa Messa, i congregati si sono trattenuti ancora per un momento di preghiera comunitario per il canto dei Vespri prima di continuare nella convivialità e nel divertimento davanti a una buona pizza. Grati al Signore per tanta grazia e per la bella serata trascorsa, è ora il tempo di rimboccarsi le maniche e riprendere a lavorare, certi del materno aiuto della Regina del Cielo.

Buon anno a tutti.

Salvatore Sanna (seminarista)