Ritiro spirituale in preparazione al conferimento dei ministeri del lettorato e accolitato
Sabato 17 novembre 2018
CONGREGAZIONE “FIGLIE DELLA CARITA’”
CASA PROVINCIALE SARDEGNA
Via Dei Falconi, 9 – 09126 Cagliari (CA)
Preghiera
«O Dio, Padre nostro, che nel Tuo Figlio Gesù hai voluto farti compagno dei discepoli sulla strada di Emmaus per sciogliere i loro dubbi e incertezze e rivelare la Tua presenza nel pane spezzato, apri i nostri occhi perché sappiamo vedere la Tua presenza, illumina la nostra mente perché riusciamo a comprendere la Tua Parola e accendi nei nostri cuori il fuoco del Tuo Spirito perché troviamo il coraggio di diventare testimoni gioiosi del Risorto, Gesù Cristo, Tuo Figlio e nostro Signore. Amen»
Predicatore del Ritiro Spirituale: don Antonio Mura
… ecco la nostra giornata…
giornata di preghiera, riflessione e gioia comunitaria
“In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro” (Lc 24,13).
Nella mattinata di sabato 17 novembre, anche noi sedici istituendi lettori e accoliti, come i due amici discepoli Emmaus, ci siamo messi in cammino, siamo usciti dal nostro Seminario Regionale per giungere alla Casa Provinciale “Mater Nostra” delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli e vivere, in una giornata di ritiro, la bellezza dell’incontro con il Maestro.
Abbiamo in noi il forte desiderio di fare silenzio per poter vedere Gesù, ascoltare la sua Parola di salvezza e adorarlo nella presenza reale dell’Eucaristia; vogliamo mettere davanti a Lui la nostra vita, i nostri cuori, le nostre gioie e le nostre sofferenze, per poterci prepararci al meglio alla Celebrazione Eucaristica di sabato prossimo, all’interno della quale ci sarà conferito il ministero del lettorato e dell’accolitato.
“Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato”: è con il canto di questo antichissimo inno che abbiamo iniziato la nostra giornata di ritiro. La preghiera allo Spirito Santo è sempre indispensabile, perché ci dà la possibilità di rendere il nostro ritiro “speciale”, chiedendo a Dio Padre, con la grazia di Cristo, il dono di orientare con docilità i nostri cuori all’ascolto della Parola di salvezza.
Subito dopo la preghiera, siamo entrati nel vivo della giornata, ascoltando attentamente la meditazione proposta dal nostro rettore Don Antonio Mura, sulla scia della narrazione evangelica dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35): “Ed ecco che uno sconosciuto si accosta a loro, piccola comunità che crea comunità. Il Signore Gesù cammina per le strade del mondo perché il suo cielo è la terra, il suo cielo sono gli altri. Egli abita e ti parla in colui che già sta facendo strada o vita con te, nella tua casa. Salvezza che ti cammina a fianco. La liturgia della strada apre la liturgia della speranza: noi speravamo tanto che fosse lui! E dicono di una storia capita male, di un amore sfociato nel fallimento, nell’illusione. Gesù cominciò allora a spiegare che il Messia doveva soffrire, legge il dolore e l’amore, legge la vita con la Parola di Dio. E l’anima dei due comincia a rasserenarsi perché scoprono una verità immensa: c’è la mano di Dio, ed è posata là dove sembra impossibile, sulla croce. C’è la mano di Dio, così nascosta da sembrare assente, ma tesse il filo nella tela del mondo, lo tesse dal punto più basso, dalla croce. Dobbiamo sempre ricordare che più la mano di Dio è silenziosa, più è efficace”.
Nella sua riflessione, Don Antonio ha sottolineato soprattutto il primato della grazia di Dio sulle nostre vite, e come sia doveroso rispondere con amore all’immenso dono di grazia del Signore: “Ognuno di voi, in questa giornata, è discepolo in cammino verso Emmaus. È il Signore, il Cristo che in questo momento cammina con voi, che vi rivolge la sua Parola di liberazione per rimettervi in cammino verso “Gerusalemme”. È soprattutto in questo atteggiamento di Gesù che si comprende il senso dell’essere istituiti ministri.
Il lettore, provocato per la sua vita, dalla Parola ascoltata e meditata, dovrà cercare di farsi vicino, farsi accompagnatore di tutti coloro che hanno fame e sete della Parola di salvezza. L’accolito, accogliendo, adorando e vivendo l’Eucaristia, invece, dovrà impegnarsi a portare l’Eucaristia a tutti gli uomini, facendosi testimone d’amore in particolare verso i più deboli e poveri”.
Dopo la meditazione, abbiamo avuto la possibilità di vivere il silenzio del deserto, per poter incontrare Gesù con l’adorazione del Pane Eucaristico e con il sacramento della riconciliazione.
L’intensa mattinata di ritiro si è conclusa con il tradizionale e buonissimo pranzo preparato dalle Suore della Carità, al quale va il nostro ringraziamento per la gioiosa e affettuosa ospitalità che sempre riservano alla comunità del Pontificio Seminario Regionale Sardo.
Antonello Angioni