IL PRESBITERATO NELLA MISSIONE DELLA CHIESA
Cagliari, 19 aprile 2018
GIORNATA STORICA PER IL PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE SARDO
[FOTO]
Relazione di S.E.R. Mons. BECCIU
Giovedì 19 aprile è stata una data storica per il nostro Pontificio Seminario Regionale Sardo. Due eventi strettamente collegati l’uno all’altro segnano una tappa fondamentale nel percorso di formazione dei seminaristi che si preparano a divenire i presbiteri dei prossimi anni della Chiesa sarda.
Il Pontificio Seminario Regionale Sardo ha organizzato e vissuto la seconda giornata degli Ex-Alunni. Il tema centrale dell’incontro “IL PRESBITERATO NELLA MISSIONE DELLA CHIESA“, ha riportato all’attenzione dei convenuti tutto il Magistero di Papa Francesco e ha fatto risuonare i contenuti della “Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis – Il Dono della vocazione presbiterale“. Durante la giornata, sempre nel contesto delle celebrazioni dei 90 anni di Istituzione del Pontificio Seminario Regionale Sardo, abbiamo avuto l’illustre presenza di S.E. Rev.ma Mons. Angelo Becciu. In un clima di fraternità e di amicizia si sono così ritrovati i giovani alunni del seminario con le diverse generazioni di sacerdoti, che li hanno preceduti nella formazione, ora impegnati nel servizio ministeriale nelle dieci diocesi della Sardegna, e con quanti hanno optato per una scelta di vita laicale.
Per vivere questa giornata ci siamo preparati a partire dal Concilio Vaticano II: “…il fine cui tendono i presbiteri con il loro ministero e la loro vita è la gloria di Dio Padre in Cristo. E tale gloria si dà quando gli uomini accolgono con consapevolezza, con libertà e con gratitudine l’opera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vita. Perciò i presbiteri, sia che si dedichino alla preghiera e all’adorazione, sia che predichino la parola, sia che offrano il sacrificio eucaristico e amministrino gli altri sacramenti, sia che svolgano altri ministeri ancora in servizio degli uomini, sempre contribuiscono all’aumento della gloria di Dio e nello stesso tempo ad arricchire gli uomini della vita divina. E tutte queste cose – le quali scaturiscono dalla pasqua di Cristo – troveranno pieno compimento nella venuta gloriosa dello stesso Signore, allorché egli consegnerà il regno a colui che è Dio e Padre.” (PO, 2)
Il primo momento significativo è stato l’incontrarsi degli ex-alunni che dopo tanti anni non si vedevano. Già in questo iniziale momento di accoglienza c’è stato il gioioso e commovente raccontarsi. Alla presenza dell’episcopato delle diocesi sarde, di una delegazione del clero sardo, del Preside e del corpo docente della Pontificia Facoltà Teologica e dei seminaristi, che stanno portando avanti il percorso verso l’ordinazione presbiterale, il rettore, don Antonio Mura, salutando tutti i convenuti, ha ricordato che la giornata è stata pensata e progettata come momento durante il quale i membri di una stessa comunità ecclesiale, la Chiesa sarda, si potessero ritrovare, in nome di una comune matrice formativa offerta nei 90 anni dal Seminario Sardo, in quello spirito di comunione presbiterale che Papa Francesco ha indicato nell’udienza privata dello scorso 17 febbraio, concessa ai seminaristi e all’equipe educativa.
Nel suo saluto, in qualità di presidente della Conferenza Episcopale Sarda, Mons. Arrigo Miglio ha ricordato come già dagli anni ’90 la stessa struttura del Seminario fosse stata pensata e realizzata in uno spirito di condivisione tra l’episcopato isolano, per venire meglio incontro alle necessità di chi si prepara al presbiterato.
Centrale la relazione di Mons. Becciu che, nel tracciare il profilo del presbitero alla luce del magistero di Papa Francesco, ha richiamato alcuni concetti fondamentali: la Misericordia, la comunione presbiterale e l’esercizio del ministero sacerdotale al servizio del popolo affidato.
«Non si può – ha affermato Mons. Becciu – pensare ad un prete che non viva in comunione con il proprio vescovo o con i confratelli. Dopo l’ordinazione sacerdotale ciascuno di noi è chiamato a vivere in dialogo con i sacerdoti della diocesi e con il pastore che la guida. Non esistono, ha detto più volte il Papa, preti che vivono in solitudine, senza alcun rapporto o con scambi sporadici con i confratelli. Allo stesso modo siamo chiamati ad andar incontro alla gente, a farci prossimi con i più deboli, quelli senza lavoro, senza dignità, che vivono ai margini. L’invito di Papa Francesco è a stare tra la gente per ascoltare e condividere insieme a loro le fatiche quotidiane».
Un accenno poi alle difficoltà che il clero vive oggi. «La nostra è una società nella quale le dinamiche sono cambiate, dove i valori e le modalità che sempre l’hanno caratterizzata non ci sono più».
Necessaria una nuova idea della pastorale tenendo conto delle mutate condizioni sociali, in una prospettiva di accoglienza, con la quale scongiurare l’atteggiamento di lontananza verso la stessa società.
Nella Messa, celebrata nella Cappella del Seminario, Mons. Becciu, nel corso dell’omelia, ha ricordato come la liturgia della Parola richiamasse il diaconato e quindi il servizio che ciascuno dei consacrati è chiamato a mettere in pratica nel suo ministero.
«Il servizio – ha detto il Sostituto della Segreteria di Stato – è ciò che siamo stati chiamati a realizzare. Papa Francesco ci ha detto di andare incontro alle persone perché è questo che i fedeli si aspettano: preti capaci di ascoltare».
Durante il pomeriggio, presso la nostra Cappella Maggiore del Seminario Regionale, si è tenuta la prima sessione dell’inchiesta diocesana sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio don Antonio Loi (originario di Decimoputzu e sacerdote della diocesi di Iglesias), alla presenza dei Vescovi delle diocesi sarde, di S.E.R. Mons. Angelo Becciu, di tutta la Comunità del PSRS e di una nutrita schiera di fedeli della comunità parrocchiale di Decimoputzu guidata dal parroco don Gian Marco Casti; era presente anche il Sindaco di Decimoputzu Alessandro Scano. Don Antonio Loi è un’interessante figura sacerdotale per utili provocazioni e riflessioni per il cammino di formazione della nostra comunità del Seminario Regionale.
Dopo il saluto dell’Arcivescovo S.E.R. Mons. Arrigo Miglio, il postulatore della causa, don Fabrizio Deidda, ha presentato una breve biografia del Servo di Dio don Antonio Loi, evidenziando soprattutto l’eroicità con cui ha vissuto la sua malattia e di come l’abbia offerta per la Chiesa.
In seguito è stata data lettura dei mandati da parte del PSRS e della Parrocchia delle Grazie in Decimoputzu, promotori della causa; tale mandato è stato consegnato all’Arcivescovo di Cagliari che lo ha passato al Giudice, don Luca Venturelli, e al Promotore di giustizia, l’Avv. Enrico Roda.
Successivamente è intervenuto il Cancelliere della Curia, Mons. Ottavio Utzeri, che ha dato lettura del nulla osta della Congregazione dei Santi e dei decreti di nomina degli ufficiali del Tribunale i quali hanno poi emesso il giuramento. Infine sono stati consegnati i testi da parte del Postulatore e di tutti gli atti da parte del Cancelliere al notaio dell’indagine diocesana, dott.ssa Emanuela Muzzu.
La sessione si è conclusa con la Benedizione da parte dell’Arcivescovo.
don Antonio Mura
Rettore PSRS
Programma
Ore 10,00: Accoglienza
Ore 10,30: Saluti presso Aula magna PSRS
- Don Antonio Mura, Rettore del Pontificio Seminario Regionale Sardo
- S.E.R. Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari, Presidente C.E.S.
- P. Francesco Maceri S.J., Preside della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna
Ore 11,00: Riflessione: “Il clero oggi e quali prospettive dal Magistero di Papa Francesco” (S.E.R. Mons. Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato)
Ore 12,15: S. Messa presieduta da S.E.R. Mons. Angelo Becciu
Ore 13,15: Pranzo di fraternità
Ore 15,30: Prima sessione dell’inchiesta diocesana sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio Antonio Loi, sacerdote (06.12.1936 – 29.05.1965)