Solennità di San Giuseppe


Padre amato, padre nella tenerezza, padre nell’obbedienza, padre nell’accoglienza, padre dal coraggio creativo, padre lavoratore, padre nell’ombra. Con queste parole, nella lettera apostolica Patris Corde, il Santo Padre Francesco descrive in modo profondo, reale e vero S.Giuseppe, sposo di Maria e patrono della Chiesa Cattolica.
In quest’anno speciale dedicato a S. Giuseppe, indetto dal Papa l’8 dicembre 2020, il Pontifico Seminario Regionale Sardo dal 10 al 18 marzo, su iniziativa della Congregazione Mariana, ha pregato la novena meditando proprio la lettera dedicata al padre putativo di Gesù.
Un legame molto forte quello tra i seminaristi della Sardegna e S. Giuseppe, all’interno del seminario è presente, infatti, una comunità delle Figlie di S. Giuseppe.
Un carisma, quello delle suore giuseppine, caratterizzato dal vivere l’ideale evangelico della consacrazione, della comunione e del servizio, alla scuola del Servo di Dio Padre Felice Prinetti, avendo San Giuseppe come modello e patrono. A loro la Congregazione Mariana, in segno di ringraziamento per il loro servizio ha anche fatto dono di un’icona della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
La novena ha fatto da apripista alla grande giornata festosa del 19 marzo, solennità di San Giuseppe, culminata nella celebrazione eucaristica, presieduta dal Rettore, mons. Antonio Mura ed animata dal coro del PSRS, che ha permesso a tutti noi seminaristi di approfondire la figura e il rapporto personale con il santo.
San Giuseppe ha espresso concretamente la sua paternità, Gesù ha visto in lui la tenerezza di Dio, quella che ci fa accogliere anche le nostre debolezze e attraverso quelle realizza la maggior parte dei disegni divini.
Papa Francesco ci ricorda che Dio continua oggi a cercare cuori come quelli di Maria e Giuseppe, disposti a fidarsi completamente di lui. Noi ci affidiamo completamente alla loro potente intercessione perché il Signore, come ci ricorda la Patris Corde, ci aiuti ad essere un domani padri sul modello di San Giuseppe capaci di introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà senza trattenerlo, imprigionarlo o possederlo ma, rendendolo capace di scelte, di libertà, di partenze.
Giuseppe Andrea Pelgreffi, sem.