Un inizio d’anno seminaristico accompagnati e guidati dallo sguardo di Maria

Il 7 ottobre, giorno dedicato alla Vergine, ha avuto inizio il Mese mariano in seminario. La Congregazione Mariana ha organizzato per tutto il periodo diversi momenti che hanno voluto aiutare i singoli congregati, insieme ai loro compagni, ad alimentare e far crescere sempre più l’amore e la devozione verso Maria. La sera stessa del 7 ottobre e poi per tutto il Mese è avvenuta la recita del Santo Rosario durante l’adorazione eucaristica del giovedì.

Un primo momento che la Congregazione ha vissuto assieme è stato il pellegrinaggio presso il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari; qui, il rettore del Seminario don Riccardo Pinna, che ha accompagnato attraverso due meditazioni questo stesso pellegrinaggio, ha messo in luce il senso di essere “congregati”: “essere “congregati” infatti – ha detto – significa anzitutto “essere chiamati”, “essere convocati e riuniti” da Dio, che chiama ciascuno di noi, attraverso Maria, a raggiungere e a conformarsi sempre più al suo Figlio Gesù”. “Maria – ha continuato don Riccardo – è l’unica, in quanto Madre del Figlio di Dio, a portarci verso di Lui; Ella, che è stata sempre affianco a Suo Figlio, sia nei momenti gioiosi e felici della vita di Lui, ci insegna a rimanere sempre più strettamente e intimamente uniti a Cristo in ogni momento della nostra vita, in quanto solo in Lui, con Lui e per Lui, è possibile riconoscersi figli dello stesso Padre, e quindi fratelli tra di noi. Il tutto si è chiuso con la recita del Santo Rosario e la preghiera dei Vespri.

In seguito, il 26 di ottobre, sempre la Congregazione Mariana ha voluto vivere, insieme a tutta la comunità del Seminario, due momenti particolari che hanno segnato la chiusura del Mese Mariano. Il primo momento è stato quello della Santa Messa comunitaria, presieduta dal Rettore don Riccardo Pinna e celebrata proprio come Messa votiva alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa. Durante la Celebrazione il Rettore ha voluto rimarcare nell’Omelia il fatto che non si può parlare di “chiusura” del Mese mariano nel senso stretto del termine; al contrario piuttosto, la chiusura deve essere un’esortazione a un’apertura alla devozione verso Maria, devozione che deve essere sempre più diffusa e testimoniata non semplicemente con le parole, ma anche con i gesti, con i fatti concreti.

Il secondo momento significativo invece, è stato proprio quello della recita del Rosario Comunitario; è stato tuttavia, un Rosario un po’ diverso dal solito: infatti, la recita di questo è avvenuta all’aperto, e quindi nelle aree esterne del Seminario. Partiti infatti dalla statua della Madonna di Lourdes, presente all’ingresso della struttura, ci siamo soffermati in alcuni punti e spazi caratteristici del Seminario, nei quali si sono meditati i misteri della gloria. All’interno di questi misteri inoltre (la maggiore comprensione dei quali è stata favorita proprio grazie alle meditazioni preparate dai seminaristi congregati), sono state inserite delle intenzioni di preghiera specifiche e proprie della nostra comunità: per i seminaristi che stanno attraversando un periodo di prova e di sofferenza fisica, per le suore giuseppine, per il G.A.M.I.S, per le nostre famiglie e per l’Equipe formativa. È stato un momento certamente molto importante per tutta la Comunità del Seminario, la quale – come abbiamo pregato – è chiamata sempre più ad avvicinarsi a Maria per potersi a sua volta avvicinare al Figlio suo.

In quanto Congregazione Mariana, il nostro augurio all’inizio del nuovo anno seminaristico è che tutti questi momenti possano essere di stimolo a noi e a tutta la comunità a portare avanti e a diffondere sempre più la devozione mariana, sia all’interno del Seminario ma anche al di fuori di esso, così da poter essere veramente – come Maria – annunciatori e portatori di Cristo nella quotidianità della vita.

Riccardo Sanna, sem.