Nelle giornate dal 24 al 28 settembre la comunità del Pontificio Seminario Regionale Sardo si è recata nella Diocesi di Nuoro. Tema e meta scelti non a caso. Anzitutto Nuoro: già dallo scorso anno il Rettore e l’equipe propongono un percorso di approfondimento nella conoscenza dei territori delle dieci diocesi della Sardegna, al fine di sottolineare il carattere della regionalità durante il periodo della formazione sacerdotale. Nel 2022 è stata visitata per prima la Diocesi di Tempio Ampurias con le sue variegate ricchezze, terra di forti tradizioni agropastorali, ma anche meta turistica internazionale.
Quest'anno invece il tema del viaggio è stato la visita ai luoghi più significativi di alcune figure esemplari della Chiesa locale barbaricina, che, in modo diverso e secondo il proprio specifico carisma hanno dato la vita per il Vangelo. Due donne come la Beata Antonia Mesina, di Orgosolo, e la Beata Maria Gabriella Sagheddu di Dorgali, entrambe anticipatrici dei tempi futuri. La prima, rimasta uccisa nel corso di un’aggressione a sfondo sessuale nel 1935, è ancora oggi icona fortissima della purezza vissuta come dono di sé per un amore che vince ogni violenza. La seconda, monaca benedettina morta nel 1939, completamente dedicata nella sua mistica all’ecumenismo, ha vissuto quanto il Vaticano II ha poi proclamato come un valore irrinunciabile: l’unità tra i cristiani.
Inoltre, a Oliena i seminaristi hanno pregato ricordando Padre Antonio Solinas, un missionario gesuita martirizzato in Argentina a fine ‘600, recentemente beatificato. Come per la beata di Orgosolo anche lui è un martire della Chiesa, che ha vissuto la vocazione sacerdotale e religiosa fino all’estremo sacrificio nel servizio ai più poveri.
Di più, come ha sottolineato il Rettore, Don Riccardo Pinna, il viaggio nel Nuorese è stato occasione di incontro con le comunità parrocchiali -Ottana, Orgosolo, Oliena, Galtellì, Dorgali, Orosei, Siniscola, quelle visitate- che si sono mobilitate per un’accoglienza non solo istituzionale, ma davvero fraterna e generosissima, con il concorso, del laicato oltre che del clero. Questo è stato accolto dal Seminario come segno del grande affetto che circonda le vocazioni in cammino. Durante quello che Don Riccardo ha definito un pellegrinaggio, è stato possibile scoprire anche le bellezze artistiche del territorio, come l’ex collegio dei gesuiti a Oliena, le antiche cattedrali di Ottana e Galtellì, e le numerose ricche chiese della Baronia, e quelle naturalistiche, come il Montalbo, su cui i giovani hanno effettuato un’escursione.
A Nuoro i futuri sacerdoti hanno incontrato il vicario generale Don Giuseppe Mattana, in rappresentanza del Vescovo Antonello Mura; in seguito, sono stati ospiti dei loro colleghi più giovani del Seminario diocesano, presso il quale è presente anche una comunità propedeutica con quattro ragazzi maggiorenni provenienti da Lanusei, Nuoro e Oristano.
Paolo Balzano, sem.