La scorsa settimana la nostra comunità del Seminario ha accolto padre Cesare Reghellin, visitatore missionario dei Seminari, al fine di sensibilizzare i seminaristi sul tema missionario e riscoprire lo slancio che apre ad un orizzonte più ampio del nostro ambiente; sotto questo aspetto, padre Cesare , in un primo incontro ha ribadito il fatto che ognuno di noi è "missione" nel proprio ambiente, riprendendo quanto afferma la Lumen Gentium: "La Chiesa in questo pellegrinaggio sulla Terra è per sua natura missionaria".
A seguito della sua testimonianza, ci ha invitato a domandarci quale sia il cammino che potrà darci vita, senza mai strappare i fili di fratellanza che ci uniscono, ma avendo ferma disponibilità nel seguire il Signore come missionari del suo Vangelo: vivere il dinamismo della missione che parte dall'opera nascosta di Dio.
Preziosissimo è stato il racconto su Annalena Tonelli, grande esempio di missionarietà gratuita e universale, che scelse di essere per gli altri, uccisa barbaramente quando stava compiendo la sua strenua missione in favore degli ultimi.
In un secondo incontro dedicato al Gamis, ma aperto a tutta la Comunità del Seminario, padre Cesare ha descritto la figura biblica di Giona nei suoi tratti essenziali, presentandoci la storia del profeta come la parabola missionaria. L'inviato da Dio a Ninive, convertito alla misericordia -ci ha ricordato padre Reghellin- rappresenta ognuno di noi nel momento in cui andiamo da tutt'altra parte, ritrovandoci smarriti e lontani da Dio, e per questo invitati a prendere coscienza della propria missione.
Paragonare le vicende dell'odierno missionario a quelle del profeta, sta a suggerire che la richiesta di Dio rivolta a Giona è la stessa che pone anche a noi: essere bellezza nelle debolezze degli altri e risposta al grido sofferente del mondo.
La comunità ringrazia Padre Cesare per la sua preziosa visita, dell'entusiasmo e della grande passione missionaria che vive nel suo ministero.
Gamis